Eric Cheneaux
di e con Eric Chenaux
musica
durata 60 minuti
L'evento è realizzato in collaborazione con Young Jazz
DELIGHTS OF MY LIFE
"Delights of my life" è il nuovo album di Chenaux (Constellation, maggio 2024), pubblicato a nome dell'Eric Chenaux Trio. Alla registrazione hanno infatti contribuito Ryan Driver (all’organo) e Philippe Melanson (percussioni elettroniche). E' il seguito di "Say Laura" (2021), acclamato dalla critica (secondo miglior disco del 2022 per la rivista Blow Up) e dell'ancora precedente "Slowly Paradise" (2018), altro capolavoro, che gli era valso (tra le altre cose) la copertina di The Wire.
"Delights of my life" è il nuovo album di Chenaux (Constellation, maggio 2024), pubblicato a nome dell'Eric Chenaux Trio. Alla registrazione hanno infatti contribuito Ryan Driver (all’organo) e Philippe Melanson (percussioni elettroniche). E' il seguito di "Say Laura" (2021), acclamato dalla critica (secondo miglior disco del 2022 per la rivista Blow Up) e dell'ancora precedente "Slowly Paradise" (2018), altro capolavoro, che gli era valso (tra le altre cose) la copertina di The Wire.
ERIC CHENAUX
Talento cristallino, artista in stato di grazia e dallo stile unico e personale, il canadese Eric Chenaux negli ultimi dieci anni ha rivoluzionato il mondo e il senso del songwriting di matrice jazz. I suoi dischi affrontano la relazione tra struttura e improvvisazione, in modi molto particolari e unici, la sua musica rimane calda, generosa e accessibile. Dal 2006 la sua è una discografia geniale che spazia dal folk più avventuroso, sontuoso, languoroso e decostruito, al jazz, fino a ballate di influenza pop, in cui alle esplorazioni sperimentali della chitarra accompagna canto e forme non convenzionali di interplay timbrico e tonale.
Compone anche colonne sonore e musica per la danza, e collabora regolarmente con artisti come Marla Hlady e il regista Eric Cazdyn. Ha suonato, tra gli altri, con Radwan Ghazi Moumneh, Martin Armold, Pauline Oliveros, John Oswald, Michael Snow, Han Bennink, Michael Moore.
Talento cristallino, artista in stato di grazia e dallo stile unico e personale, il canadese Eric Chenaux negli ultimi dieci anni ha rivoluzionato il mondo e il senso del songwriting di matrice jazz. I suoi dischi affrontano la relazione tra struttura e improvvisazione, in modi molto particolari e unici, la sua musica rimane calda, generosa e accessibile. Dal 2006 la sua è una discografia geniale che spazia dal folk più avventuroso, sontuoso, languoroso e decostruito, al jazz, fino a ballate di influenza pop, in cui alle esplorazioni sperimentali della chitarra accompagna canto e forme non convenzionali di interplay timbrico e tonale.
Compone anche colonne sonore e musica per la danza, e collabora regolarmente con artisti come Marla Hlady e il regista Eric Cazdyn. Ha suonato, tra gli altri, con Radwan Ghazi Moumneh, Martin Armold, Pauline Oliveros, John Oswald, Michael Snow, Han Bennink, Michael Moore.
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