dal romanzo di Sacha Naspini
pubblicato da Edizioni e/o
con Sara Donzelli, Graziano Piazza
riduzione per la scena e drammaturgia Riccardo Fazi
costumi Marco Caboni
collaborazione ai movimenti Giulia Mureddu
tecnico Umberto Foddis
costruzione oggetti di scena Lucio Pari, Lorenzo Pazzagli
grafica Matteo Neri
a cura di Giorgio Zorcù
produzione Accademia Mutamenti, Muta Imago
in collaborazione con Teatro Fonderia Leopolda
con il contributo di Regione Toscana, Città di Follonica
NIVES
Scrittore maremmano ormai tradotto in tutto il mondo, Sacha Naspini immerge i suoi romanzi in una cultura contadina stralunata e feroce. Nives è un romanzo che cattura, sorprende e non ti lascia dall’inizio alla fine; è la storia di una donna, rimasta sola nella sua tenuta dopo la morte improvvisa del marito. Unica compagnia una gallina zoppa, che si incanta davanti alla reclame del Dash in Tv. Nives chiama così Loriano Bottai, il veterinario del paese. Inizia una telefonata fiume - una telefonata lunga una vita - che occupa l’intero romanzo. Nella telefonata, nata per caso in una qualsiasi sera a causa della gallina imbambolata, si scoperchiano due intere esistenze: tra riletture di fatti lontani nel tempo e vecchi rancori si scoprono gli abissi di amori perduti, occasioni mancate, svelamenti sconvolgenti difficili da digerire in tarda età. Finché risuonerà feroce una domanda: come è scoprire di aver vissuto all’oscuro di sé?
La vicenda, ambientata a Poggio Corbello in un minuscolo paesino della campagna maremmana, riverbera nella coscienza di molti e diventa una sorta di archetipo universale: il romanzo infatti è stato richiesto e tradotto non solo in Germania, Inghilterra, Francia e Stati Uniti, ma anche in Egitto e in Cina.
Si tratta quindi di una materia incandescente, la scrittura serrata e sorprendente lascia senza fiato, e il fitto dialogo è di per sé squisitamente teatrale, anche se pone non pochi problemi alla messa in scena.
Così ne parlava Eugenio Allegri, a cui Sacha aveva chiesto un parere prima di consegnare la bozza alle stampe, chiedendo anche le potenzialità di trasposizione in teatro:
… La vicenda che si scopre nel corso della telefonata, la vita che emerge da quella terra del Poggio, ad un tratto fa paura. E comunque l'idea di tutto in una telefonata, è fulminante. Teatralmente richiede una riflessione che esalti quell'idea e non la mortifichi con soluzioni banali. Credo che il contenuto vinca sulla forma, ovvero si dovrebbe trovare la forma più giusta per non disperdere il contenuto che non è fatto di azioni, bensì di memoria di azioni, e l'unico fatto presente è rinchiuso nella forma, ovvero la telefonata. Teatralmente una vera e propria sfida.
ACCADEMIA MUTAMENTI
Compagnia di teatro e factory di progetti artistici, guidata da Sara Donzelli e Giorgio Zorcù. Caratteristica centrale del suo linguaggio è l’attenzione alla qualità del lavoro dell’attore, alla drammaturgia contemporanea e alla visionarietà della scena.
MUTA IMAGO
Progetto di ricerca artistica guidato da Claudia Sorace e Riccardo Fazi. Gli spettacoli sono ospitati e co-prodotti dai più importanti festival nazionali e internazionali. Con le ultime produzioni ha incontrato il mondo del teatro musicale, collaborando con le più prestigiose istituzioni che si occupano di lirica sperimentale.