C’era una volta in Umbria _ Silvio Impegnoso

C'ERA UNA VOLTA IN UMBRIA
Quando dopo dieci anni trascorsi a Roma ho deciso di tornare a vivere nella mia città, Foligno, ho anche deciso di recuperare il filo di una ricerca che da qualche tempo aveva iniziato ad appassionarmi. Fin dalla mia adolescenza ero sempre stato affascinato dalle numerose storie che riguardavano la città nel periodo che va dal dopoguerra agli anni novanta. Storie di un mondo di provincia lontano dagli avvenimenti della grande Storia. Tutte venivano presentate come rigorosamente vere, e devo ammettere che non mi è mai interessato più di tanto scoprire se fossero vere, false, o mescolassero verità e menzogna in proporzioni variabili, quanto piuttosto mi avvinceva l’affresco coloratissimo e vitale che andavano a dipingere. Tra tutte queste storie una in particolare mi è sembrata degna di essere raccontata. Quella dell’ascesa e del declino di uomo, scomparso da qualche anno, che possedeva un incredibile (e del tutto fuori dagli schemi) talento per gli affari. Avventuriero spericolato, visionario precursore dei tempi, imprenditore del mercato dei tessuti, dell’edilizia e del turismo, giocatore d’azzardo, mecenate miliardario appassionato delle belle arti e della cultura giapponese, mente lucida dallo sguardo di ghiaccio ma dal sangue caldo, “anarchico a tempo indeterminato” come egli stesso amava definirsi, il Dottor Cavadenti (nome di finzione, ispirato ad un soprannome reale) è stato tutto questo. Durante il processo di scrittura, l’uomo reale che stava dietro alle storie si è fatto man mano un po’ in secondo piano, per lasciar spazio ad una narrazione che più che essere indagine storica vuole collocarsi sul piano del mito e della leggenda locale. Le vicende del Dottor Cavadenti si intrecciano con quelle di tutta una corte di personaggi, anche questi ispirati a persone realmente esistite, che appartengono a un mondo variopinto che tocca gli ambienti della militanza politica, della piccola criminalità di chi “viveva alla giornata”, delle belle arti, partendo da Foligno e arrivando a lambire le coste del Giappone, terra di provenienza di un talentuoso pittore che divenne amico intimo del Dottor Cavadenti e luogo che rappresenta l’orizzonte poetico di tutta questa ricerca. Ho cercato di restituire, con l’affetto e la simpatia che ho provato io stesso nell’ascoltare, questo prisma di storie che, come un cristallo, rivela con ogni sua faccia una parte della luce, convinto della bellezza di una vicenda che potrebbe essere degna di Martin Scorsese o di Sergio Leone, ma che, invece che in America, è accaduta proprio qui accanto, nella Valle Umbra Sud. Una storia che tocca i temi dell’amicizia, della fedeltà e del senso di appartenenza, ma soprattutto dell’importanza di saper rischiare per poter essere veramente se stessi, guardando il mondo con la voglia di trasformarlo invece che limitarsi a subirne passivamente gli eventi e le circostanze.
SILVIO IMPEGNOSO
Nasce a Roma e cresce in Umbria, tra Norcia e Foligno. Si laurea in Filosofia presso La Sapienza – Università di Roma. Studia recitazione presso la Scuola di Teatro di Bologna “Alessandra Galante Garrone” dove si diploma nel 2012. Comincia la carriera di attore diretto da, tra gli altri, Giorgio Barberio Corsetti, Romeo Castellucci e Lisa Ferlazzo Natoli. Con quest’ultima inoltre, a partire dal 2015, collabora al progetto IF / Invasioni dal Futuro di cui è attualmente oltre che attore anche autore dell’omonima web-radio. Dal 2015 inizia un proprio percorso di ricerca autoriale, mettendo in scena lavori di cui è scrittore ed interprete. Dal 2018 è membro della Compagnia dei Giovani del Teatro Stabile dell’Umbria. Qui lavora come attore diretto da Andrea Baracco e Liv Ferracchiati, con il quale partecipa nel ruolo di protagonista allo spettacolo “Commedia con schianto” (Festival delle Colline Torinesi, Romaeuropa Festival). In radio ha recitato in radiodrammi per Radio3 e Radio India, diretto da Giorgina Pi e Lisa Ferlazzo Natoli. Guida laboratori teatrali per adolescenti ed adulti presso strutture pubbliche e private. Dal 2019 è co-direttore artistico di Strabismi Festival. Nel 2021 ottiene, per lo spettacolo “Tonno e carciofini – Una storia wrestling” scritto insieme ad Alessandro Sesti e Ludovico Röhl, una menzione speciale al Premio Scenario.
 
C'ERA UNA VOLTA IN UMBRIA
Silvio IMpegnoso

𝘵𝘦𝘢𝘵𝘳𝘰
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