Unterwasser_ Maze | labirinto

MAZE | labirinto
Maze è una live performance di ombre nella quale sculture e corpi tridimensionali sono proiettati dal vivo su un grande schermo. Le tre performers sul palco animano a vista gli oggetti e utilizzano le fonti luminose come telecamere, creando attraverso materie effimere l'illusione di assistere a una pellicola cinematografica. Campi lunghi, dettagli, carrellate, soggettive sono resi grazie al movimento di luci e oggetti. La narrazione è frammentata e gli occhi che guardano il mondo sono quelli di una donna. Le scene della sua vita si susseguono come frammenti lirici che racchiudono istanti salienti. Poesie visuali che svelano e illuminano emozioni, pensieri, ricordi e intuizioni. Una riflessione sull'esistenza: l'arrivo al mondo, la ricerca di senso, la partenza dal mondo. Galleggiare, immergersi, abbandonare. L'universo lirico è nutrito dai versi e dalle immagini di poetesse come Mariangela Gualtieri, Emily Dickinson, Etty Hillesum, Wislawa Szymborska, Laurie Anderson. Non ci sono parole ad accompagnare le immagini ma una colonna sonora originale, che si intreccia con esse divenendo parte integrante della drammaturgia. Le ispirazioni estetiche sono tratte dal disegno a linea continua di Steinberg, dalla permeabilità e leggerezza delle architetture in rete metallica di Tresoldi, dalla morbidezza del tratto di Modigliani, dalla delicatezza dei disegni cuciti di Maria Lai. Le sculture che raffigurano i volti sono state realizzate con riferimento esplicito all'opera di Calder, in particolare alla sua produzione di ritratti in fil di ferro. Il fil di ferro, infatti, crea in ombra particolari effetti grafici che richiamano disegni animati, schizzi, tratteggi dinamici.
Il linguaggio universale del teatro visuale senza parole diviene lo strumento per indagare l'umano e le sue sfaccettature
UNTERWASSER
UnterWasser è un gruppo di ricerca, fondato nel 2014 da Valeria Bianchi, Aurora Buzzetti e Giulia De Canio, che indaga le reciproche contaminazioni teatro visuale e arte contemporanea. Il gruppo intraprende un lavoro su due binari paralleli: da una parte quello performativo, dall’altra quello espositivo/installativo. Il teatro di UnterWasser è un’Installazione mobile da fruire nell’evolversi delle scene, nella fluidità del loro scorrere. La materia si trasforma davanti allo spettatore e le prospettive si modificano secondo il principio del montaggio cinematografico. Protagonisti sono l’oggetto artistico, l’immagine, la scultura, la materia in movimento. Il performer è al servizio dell’oggetto e ne diviene animatore. Le installazioni di UnterWasser hanno una drammaturgia teatrale, un movimento narrativo che le rende dinamiche ed evocative. Le immagini sono tratte dal mondo dell’onirico, pozzo da cui attingere suggestioni dell’universo interiore, con riferimenti estetici ispirati all’arte figurativa. Il primo lavoro di UnterWasser, OUT ha ricevuto i seguenti riconoscimenti: EOLO AWARD 2016; PREMIO BENEDETTO RAVASIO 2016; MENZIONE SPECIALE FESTEBÀ 2015; FINALISTA PREMIO SCENARIO INFANZIA 2014, MENZIONE SPECIALE OSSERVATORIO STUDENTESCO. OUT dal 2015 è stato rappresentato in Cina, Spagna, Italia, Germania, Paesi Bassi, Francia, Svizzera, Portogallo, Croazia, superando le 200 rappresentazioni. Nel 2018 ha debuttato con lo spettacolo MAZE al Festival Città delle 100 Scale di Potenza per il quale ha svolto residenze artistiche al Théâtre La Licorne di Dunkirk, al Teatro del Lavoro di Pinerolo, alla CasermArcheologica di Sansepolcro e al Festival Città delle 100 Scale di Potenza. MAZE è finalista a INBOX 2019. Nel 2018 ha creato per il RomeEuropa Festival l’installazione AMARBARÌ, nelle sale dell’Ex Mattaoio di Testaccio a Roma. Nel 2019 la compagnia riceve il PREMIO VALTER FERRARA al FESTIVAL DI RADICONDOLI.
AURORA BUZZETTI nata a Roma il 18/08/1983, è diplomata in “Scenografia” presso l’Accademia di Belle Arti di Roma. È scenogafa, scultrice, puppet maker, costume designer e performer. È stata allieva e collaboratrice dell’artista Franco Berdini, col quale ha lavorato alla preformance teatrale ‘na svojatura (2007). Ha realizzato progetti per artisti quali Dario D’Ambrosi, Antonello Avallone, Dosto&Yevski, Francesco Giuffré. Nel 2010 ha lavorato al La MaMa Puppet Festival di New York, in questa occasione si è avvicinata al teatro di figura. Approfondisce lo studio di questa arte presso l’atelier di Mimmo Cuticchio, a Palermo. Dal 2007 crea sculture in fil di ferro e altri metalli duttili.
GIULIA DE CANIO, nata a Roma 11/05/1984, è attrice e artista figurativa. Diplomata alla “Scuola di teatro di Bologna Alessandra Galante Garrone” e laureata in “Filosofia” all’Università La Sapienza di Roma. Approfondisce lo studio sul teatro di figura, sia nell’ambito della costruzione che della manipolazione di ombre. Nel 2011 è stagista a Berlino presso la compagnia Familie Floz come costruttrice di maschere. Dal 2006 al 2014 ha fatto parte del collettivo teatrale Affabulazione/Teatro del Lido. Nel 2012 partecipa alla realizzazione dello spettacolo “EHI!”, produzione Fattore K, regia di Ivan Franek.
VALERIA BIANCHI, nata a Roma il 14/07/1980, è autrice, regista, attrice, artista figurativa. Si laurea in Lettere con il massimo dei voti presso l’Università La Sapienza di Roma, seguendo un piano di studi individuale tra storia dell’arte e teatro. Studia recitazione, diplomandosi alla scuola Teatro Azione di Roma e seguendo seminari con esponenti della scena europea (Pierre Byland, Bruce Myers, Claudia Contin, Cesar Brie, Claudia Castellucci, Leo Bassi…). Studia drammaturgia con con Claudia Castellucci, Rodolfo di Giammarco e Paola Novelli. Si specializza in commedia dell’arte e teatro in maschera seguendo il triennale “Corso Europeo di Alta Formazione sulle tecniche del teatro all’improvviso”, presso il Teatro Ateneo di Roma e l’ “Accademia internazionale della commedia dell’arte” del Piccolo Teatro di Milano. Nel 2006 è tra i fondatori della compagnia Balagàn, nella quale lavora fino al 2010. Sul teatro di figura (costruzione e animazione) si forma con Gaspare Nasuto, Mimmo Cuticchio, Paola Serafini, Gyula Molnar, Luca Ronga, Romano Danielli. È autrice dello spettacolo su memoria e narrazione “A chi questo? Il rancio nel campo di Bergen” e di spettacoli di teatro di figura come “Nonso e Nonsa, pupazzi di carta”, “Il riconoscimento di Sakuntala”. Nel 2012 partecipa alla realizzazione dello spettacolo “EHI!”, produzione Fattore K, regia Ivan Franek. Si occupa di progetti di formazione teatrale e creatività per adulti e per l’infanzia. I suoi spettacoli sono stati ospitati in Italia, India (Ishara Puppet Festival 2013), Austria (PannOpticum 2014), Turchia (Izmir International Puppet Days 2014) Germania, Francia, Polonia, Argentina, Uruguay.
 
unterwasser ridotto

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